Il nuovo “Patto per il lavoro e per il clima” propone come priorità il tema delle sostenibilità, ambientale, economica e sociale, assumendo la lotta al cambiamento climatico quale asse portante per le politiche regionali dei prossimi anni.
Il sindacato confederale e la CGIL in particolare ha in questi anni svolto un ruolo contrattuale fondamentale, per la definizione di un nuovo modello di sviluppo che sia in grado di contrastare le forti diseguaglianze presenti nella società , incardinandolo sulla visione integrata della sostenibilità nelle sue diverse dimensioni: economica – ambientale – sociale, cos come previsto dagli obiettivi dell’Agenda 2030.
La CGIL stata inoltre a fianco delle straordinaria mobilitazione che è partita dagli studenti attraverso i Friday For Future, una nuova generazione che ha costretto i grandi del mondo a rispondere alle richieste di milioni di ragazze e ragazzi per il loro diritto al futuro.
Nel confronto con la Regione Emilia Romagna sono stati significativi i risultati ottenuti, la CGIL con la propria azione rivendicativa e la mobilitazione ha contribuito fortemente ad una legislazione regionale e ad atti pianificatori che assumessero gli obiettivi della sostenibilità, ne sono esempi la “Legge regionale per il sostegno all’economia circolare” e il conseguente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, la nuova “Legge urbanistica n 24/2017” o quanto ottenuto nel “Piano energetico regionale – PER2030” e i conseguenti Piani Triennali di Attuazione.
La CGIL sostiene con forza la giusta transizione, attraverso una forte innovazione del sistema produttivo, con le necessarie tutele per lavoratrici e lavoratori coinvolti nei processi di ristrutturazione, nella convinzione che lavoratrici e lavoratori debbano avere un ruolo fondamentale in questo cambiamento.
Inoltre unitariamente, CGIL – CISL – UIL ER, abbiamo condiviso posizionamenti politici importanti per quanto riguarda il ruolo dei Servizi Pubblici Locali e delle aziende Multiutilities, definendo un importante documento unitario, per rilanciarne il ruolo, gli investimenti e la governance pubblica.
Siamo stati altresì parte attiva nel percorso di definizione del “nuovo Piano per la Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche”, che per la prima volta tratta, appunto, anche il tema delle bonifiche delle aree inquinate, e che rappresenta uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi del “Patto per il lavoro e per il clima”.
Si è altresì definito un posizionamento unitario nel percorso del nuovo “Patto per il TPL 2022-2024”, che assume i temi della mobilità sostenibile, del rilancio degli investimenti in questi settori, della qualità dell’aria, dell’utilizzo del TPL e della mobilità dolce in alternativa all’auto privata, della gratuità del TPL per gli studentesse e studenti, della valorizzazione del lavoro, della definizione dei PUMS, quali assi portanti delle politiche regionali.
Inoltre, in particolar modo anche nell’emergenza dovuta al COVID/19, ha avuto un’importanza fondamentale il territorio, con il contributo dato dal sindacato confederale nelle soluzioni per fronteggiare, con il lavoro svolto dai “Tavoli provinciali di mobilit ”, le criticit emerse in un settore particolarmente delicato e fortemente a rischio.
La centralità del territorio, ma anche lo sviluppo delle capacità pianificatorie e di governo delle autonomie locali, in un sistema integrato regionale, devono continuare ad essere sostenute e incentivate, affinchè si compiano i processi di riordino amministrativo in atto e che in questa Regione hanno sicuramente favorito nuovi modelli di partecipazione; tutto ci anche attraverso il confronto in atto per la definizione del Programma di Riordino Territoriale 2021-2023.
Infine, di sicuro valore è l’attenzione posta alle aree interne e comunque alle aree pi fragili del territorio regionale, gli investimenti per il contrasto al dissesto idrogeologico, la rigenerazione urbana, la mobilità, la digitalizzazione e la connessione a banda larga e ultralarga dei territori più periferici, sono obiettivi delle rivendicazioni della CGIL, per uno sviluppo armonioso che riconnetta i centri urbani alle periferie, la costa alle aree montuose, e che promuova quindi la coesione sociale, la qualità ambientale, la valorizzazione del lavoro.