Il 14 dicembre 2020 la Regione Emilia Romagna, CGIL CISL UIL, le Associazioni Datoriali, gli Enti Locali, il Terzo Settore e il Volontariato, le Università e le Associazioni ambientalista hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro e per il Clima, al termine di un percorso di confronto che ha visto protagoniste le Organizzazioni Sindacali, a partire dal documento presentato alle forze politiche in vista delle Elezioni Regionali del 26 gennaio 2020.
LE SFIDE DEL PATTO
Il Patto per il Lavoro e per il Clima contribuisce a dare risposta alle grandi difficoltà generate dall’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, mantenendo tuttavia fermo l’obiettivo di determinare le strategie di sviluppo a lungo termine, traguardando il 2030.
Il Patto assume le sfide fondamentali proposte dal documento unitario elaborato da CGIL CISL UIL:
L’urgenza delle transizione ambientale e la sfida della sostenibilità
L’investimento in innovazione tecnologica e digitalizzazione
La risposta necessaria alle trasformazioni demografiche e sociali in corso
Il rafforzamento della sanità pubblica e del sistema di welfare integrato
La centralità dell’istruzione, della cultura e dei saperi nella costruzione dell’economia della conoscenza
Il contrasto alle disuguaglianze di genere, territoriali, generazionali
Il perseguimento dell’obiettivo dell’inclusione sociale dei migranti
L'IMPEGNO A DIFESA DEL PATTO
Tutti i firmatari del Patto hanno condiviso impegni significativi a tutela del lavoro:
L’impegno a utilizzare le risorse per il rilancio del sistema economico, incluse quelle provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel rispetto dei contratti collettivi, delle norme a tutela della salute e sicurezza sul lavoro, rafforzando la qualità del lavoro e assicurando la gestione dei livelli occupazionali in maniera condivisa con le OO.SS. Maggiormente rappresentative
L’impegno alla salvaguardia dei posti di lavoro, escludendo procedure unilaterali di licenziamento collettivo anche attraverso l’utilizzo preventivo degli ammortizzatori sociali conservativi nella gestione delle crisi di impresa, adottando intese per l’utilizzo dei fondi per la formazione dei lavoratori in caso di mutate esigenze organizzative delle imprese, e incentivando la contrattazione per la riduzione dell’orario di lavoro
Si rafforza la tutela dei lavoratori impiegati negli appalti, stabilendo negli appalti privati l’impegno per l’applicazione della contrattazione collettiva e la continuità occupazionale e negli appalti pubblici l’applicazione dei CCNL, l’esclusione del massimo ribasso, l’applicazione della clausola sociale, il contrasto forte alle infiltrazioni della criminalità organizzata rafforzando e portando a pieno compimento l’applicazione della L .R. 18/2016 (Testo Unico per Legalità e Appalti).
LE PRIORITÀ DEL PATTO PER IL LAVORO E PER IL CLIMA
Istruzione, cultura e saperi come primo investimento per lo sviluppo
La Giusta Transizione e lo Sviluppo sostenibile
Sanità e Welfare pubblico, universale, diffuso nel territorio
Le opere infrastrutturali
Il rilancio del sistema produttivo per superare l’emergenza
Salute e sicurezza sul lavoro
Società della legalità e contrasto alla criminalità organizzata
Uguaglianza di genere e contrasto ad ogni forma di violenza e disciminazione
Un Patto per una nuova stagione di partecipazione