COVID 19

L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione dell’epidemia del Covid-19 ha messo sotto enorme pressione il Sistema Sanitario Nazionale. Il suo contenimento ha reso necessario che il Governo mettesse in atto durissime misure restrittive rivolte alle attività produttive e commerciali, al sistema di istruzione e formazione, alla vita sociale dell’intera popolazione italiana.
Durante le fasi più acute dell’emergenza, la Cgil è stata protagonista – unitariamente a Cisl e Uil – di una grande prova per dare risposte ai lavoratori e alle lavoratrici, tanto in termine di tutela della salute e della sicurezza per coloro che hanno potuto e dovuto continuare a lavorare, quanto ai milioni di lavoratori coinvolti dalle misure di contenimento della pandemia.
E’ solo l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori, assieme agli sforzi delle Organizzazioni Sindacali per rappresentarne diritti e necessità, che ha permesso al nostro Paese di rimanere in piedi e ripartire.
Sul versante della contrattazione territoriale sociale in tempo di pandemia sono stati complessivamente sot- toscritti circa 45 accordi o verbali di incontro, sia nella fase emergenziale più acuta (lockdown) che nella co- siddetta «fase2» (riapertura), attraverso specifici confronti sia con la sono sati affrontati anche in emergenza Regione che con gli Enti Locali.
Ciò è avvenuto in parallelo con la funzione esercitata dalle Prefetture in attuazione di quanto stabilito dai di- versi DPCM e Decreti Governativi. Inoltre, quasi tutte le ordinanze sul Covid-19 della regione Emilia Romagna sono state oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali. In ambito territoriale i confronti sono stati realizzati con i Comuni, le Unioni e le CTSS (CTSSM).
I confronti si sono articolati nell’affrontare temi quali: gestione buoni spesa; anticipo quote di CIG per le famiglie in difficoltà; riapertura dei servizi (anziani, disabili e infanzia); riorganizzazione della rete ospedaliera; misure riguardanti l’invarianza delle tariffe e dei tributi locali; misure di differimento degli adempimenti tributari;

AZIONI E I PRINCIPALI RISULTATI OTTENUTI

Salute e sicurezza

“Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del
virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto per la prima volta il 14 marzo 2020,
aggiornato il 24 aprile 2020 e il 6 aprile 2021. Il Protocollo ha assunto forza di legge venendo allegato ai
DPCM per la gestione dell’emergenza Covid-19;

Protocolli anti-covid settoriali (trasporto e logistica, scuola, pubblica amministrazione, pubblici esercizi, ecc.)

Protocolli aziendali con il protagonismo di RLS e RSU nei Comitati Covid-19 aziendali previsti dal
Protocollo nazionale

Tavoli territoriali per la gestione dell’emergenza Covid-19

Check list regionale nel comparto artigiano

Lavoro

Blocco dei licenziamenti

Cassa integrazione speciale Covid-19, anche in Deroga, per tutelare tutti i lavoratori, compresi i dipendenti
delle piccole imprese esclusi dagli ammortizzatori sociali del D.Lgs. 148/2015

Indennità Covid-19 per i lavoratori dipendenti esclusi dagli ammortizzatori sociali (stagionali, intermittenti
dello spettacolo, agricoli, ecc) e per i lavoratori parasubordinati e autonomi

Reddito di Emergenza rivolto alle fasce della popolazione più esposte al rischio di grave impoverimento a
causa della pandemia

Riconoscimento della malattia per i lavoratori in quarantena a causa della positività al Covid-19 o in
qualità di contatti stretti di soggetti positivi al Covid-19

Riconoscimento del trattamento economico equiparato al ricovero ospedaliero per i lavoratori per i
lavoratori in condizione di “fragilità”

Sociale

Gestione dell’emergenza determinatasi dalla carenza del personale sanitario e socio sanitario

Monitoraggio dell’andamento del contagio nelle case di residenza per gli anziani e disabili

Supporto delle misure a favore delle fasce di popolazione più debole

Riconoscimento delle proposte fatte in ambiti delicatissimi come quelli della riorganizzazione ospedaliera

Sul tema casa con il sostegno per il pagamento dell’affitto a favore delle persone senza reddito o con
decurtazioni dovute al blocco delle attività lavorative

Erogazione contributi a favore della conciliazione per le famiglie con bambini frequentanti nidi e scuole
(anche dell’obbligo)

Concordare modalità di differimento gli adempimenti dei tributi locali

Gratuità o riduzione del pagamento delle rette per i servizi all’infanzia

Riaperture dei servizi verificando le misure per contenere il contagio e poter ritornare a frequentare in
sicurezza sia per i bambini che per gli anziani che i disabili

Inoltre ancora oggi la pandemia, che ha cambiato il volto dei sistemi sia sanitari che socio assistenziali, impone la prosecuzione della negoziazione per la ridefinizione degli assetti organizzativi di questi servizi fondamentali per tutte le persone.