Lo statuto della CGIL è fondato sui valori costituzionali e antifascisti, promuove i diritti di lavoratrici e lavoratori, assicurando a tutte le lavoratrici e lavoratori, a partire dalle iscritte, la partecipazione alla vita proprio democratica, per affermare uguaglianza, giustizia sociale, diritti, democrazia e partecipazione.
Nel Paese sono riemersi fenomeni inaccettabili di violenza fascista e squadrista, culminati con il gravissimo attacco subito dalla dalla CGIL Nazionale il 9 ottobre 2021. Nelle ore successive, in tutte le sedi della CGIL, sono accorsi lavoratrici e lavoratori, e tante cittadine e cittadini, per attuare presidi democratici e antifascisti in difesa delle sedi del sindacato.Non è un caso che gruppi neofascisti abbiano deciso di prendere di mira, come nei periodi più bui della nostra storia, il sindacato confederale e la CGIL in particolare.
Nei giorni successivi a partire dalla CGIL, unitariamente a CISL e UIL, il sindacato confederale è stato in grado di mettere in campo una forte mobilitazione, democratica e antifascista, che ha portato centinaia di migliaia di persone in piazza San Giovanni a Roma sabato 16 ottobre 2021.
In tal modo la CGIL ha riaffermato con grande forza il proprio ruolo di presidio fondamentale dei valori della Repubblica, democratica, antifascista e fondata sul lavoro.
La CGIL attraverso la propria rete di delegate e delegati, di attiviste e attivisti dello SPI, è custode e promotrice nei luoghi di lavoro, nelle proprie sedi, nei territori, di libertà, democrazia e diritti, che vecchi e nuovi fascismi tentano ancora di colpire, ma che troveranno sempre, nella CGIL, un argine insuperabile.
Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, secondo quanto rivendicato fortemente dalla CGIL regionale, il nuovo “Patto per il lavoro e per il clima” è incardinato nella democrazia, infatti il metodo democratico del confronto costante tra istituzioni, rappresentanze economiche e sociali è parte costitutiva del patto stesso. Dal Patto “Il confronto democratico e la condivisione rafforzano la democrazia e generano coesione… Oggi scegliamo di valorizzarli ulteriormente per far fronte alla complessità dei nuovi scenari e intraprendere quei cambiamenti necessari per garantire alla società regionale, e in particolare alle nuove generazioni, un futuro di benessere. Per fare dell’Emilia Romagna un luogo migliore dove crescere, vivere e lavorare.”
Rafforzare democrazia e partecipazione è altresì necessario per affrontare e vincere la sfida ambientale e del cambiamento climatico, secondo le coordinate definite sempre nel nuovo “Patto per il lavoro e per il clima”.
La CGIL vuole affrontare queste sfide insieme a tanti atri soggetti, a partire dall’ANPI, da tante altre associazioni e da studentesse e studenti, per allargare il fronte delle forze sociali, quale soggetto di trasformazione sociale, con al centro il lavoro e i sui diritti, la sostenibilità ambientale, economica e sociale, per la realizzazione di una vera uguaglianza, contrastando le enormi ingiustizie purtroppo ancora presenti nella società.
Di particolare rilevanza sono i risultati conseguiti dalla CGIL dell’Emilia Romagna nei processi di mafia e contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo.
A partire dal processo AEMILIA (il maggior processo contro l’ndrangheta della storia), sono ormai molti i riconoscimenti quale parte lesa della CGIL e quindi beneficiaria di risarcimenti economici. In particolare è di assoluta importanza che le sentenze abbiano riconosciuto il sindacato, non solo per la funzione contrattuale nei luoghi di lavoro, ma quale soggetto generale di difesa dei diritti e della libertà di lavoratrici e lavoratori.
Diritti e libertà che l’attività delle organizzazioni criminali, in particolare di stampo mafioso negano, sfruttando lavoratrici e lavoratori, impedendo quindi la democrazia.
A tal proposito la CGIL continuerà a esercitare un iniziativa adeguata a contrastare questi fenomeni.