Non bastano poche righe per illustrare la storia della Cgil in Emilia Romagna e ricordare le figure più significative che sono state protagoniste di alcune delle sue tappe fondamentali, tra cui Argentina Altobelli, Fernando Santi e Luciano Lama. 125 anni di storia che fanno della Cgil dell’Emilia Romagna un sindacato tra i più radicati e attivi.
1891: nasce a Piacenza la prima Camera del Lavoro in Italia
La prima Camera del Lavoro nasce a Piacenza nel 1891, ed è presto seguita, tra il 1891 e il 1903, da altre 11 strutture analoghe nel resto della Regione. Le Camere del Lavoro nascono come strutture sindacali organizzate su base territoriale, autonome dalla politica ed espressione di un territorio nella sua complessità. “Le Camere del Lavoro […] sono strumenti di lotta per la conquista di nuove condizioni di lavoro per apprendisti, per le donne e i fanciulli, per una durata di lavoro più umana, per garantire l’insegnamento professionale, l’elevazione culturale, la ricerca del lavoro e il collocamento.” Luciano Lama
Le altre Camere del lavoro nascono in questi anni:
1893: Bologna e Parma 1900: Imola e Ravenna 1901: Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Forlì 1902: Cesena 1903: Rimini
1° ottobre 1906: viene costituita la Confederazione Generale del Lavoro (CgdL)
Raccogliendo le esperienze accumulate nei decenni precedenti dalle Società operaie di mutuo soccorso, dalle Leghe di resistenza, dalle Camere del Lavoro e dalle Federazioni di mestiere impegnate nella affermazione della contrattazione collettiva, nasce a Milano la Confederazione Generale del Lavoro (CgdL).
1944: rinasce la CGIL unitaria
Durante la dittatura la violenza fascista si accanisce sulle Camere del Lavoro, distruggendo il sindacato confederale ed imponendo ai lavoratori una rappresentanza corporativa dipendente dal Governo. Ciò nonostante anche negli anni più bui non mancano episodi, agitazioni, vertenze che segnalano la persistenza di organizzazioni antifasciste. Nel marzo 1943 l’adesione di molti lavoratori, nonostante la legge marziale, agli scioperi contro la guerra e per migliori condizioni di lavoro, incoraggia le decisioni che porteranno alla Resistenza. Nel 1944 rinasce la Cgil unitaria e, successivamente, la Repubblica Italiana e una nuova Costituzione che riconosce la funzione centrale del lavoro e ne tutela la rappresentanza.
1965: Il 5 aprile viene costituita la Cgil Emilia Romagna
Il 5 aprile 1965 viene costituita la Cgil Emilia Romagna, in occasione del Congresso Costitutivo del Comitato Regionale della CGIL (Bologna), in attuazione delle deliberazioni del VI Congresso della CGIL nazionale e delle disposizioni dello Statuto dell’Organizzazione. Inizialmente ha funzioni di coordinamento dell’attività delle Camere Confederali del Lavoro.
1973-1979: La CGIL regionale si rafforza
Il Congresso di Bari del 1973 conferisce alle CGIL regionali un ruolo più decisivo a seguito dell’attribuzione alle Regioni del potere legislativo. Vengono eletti gli organismi direttivi e attribuite alla struttura confederale e alle categorie funzioni di elaborazione e direzione politica e organizzativa. La riforma organizzativa, avviata dal Convegno unitario di Montesilvano del 1979 e definita nel X Congresso del 1981, precisa le funzioni della Cgil regionale.
I segretari
generali
Marcello Sighinolfi
1966
Giuseppe Caleffi
1969
Claudio Vecchi
1979
Giuliano Cazzola
1981
Alfiero Grandi
1986
Giuseppe Casadio
1992
Gianni Rinaldini
1996
Danilo Barbi
2002
Vincenzo Colla
2010
Luigi Giove
2017
I segretari
generali
1966
Marcello Sighinolfi
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1969
Giuseppe Caleffi
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1979
Claudio Vecchi
1981
Giuliano Cazzola
1986
Alfiero Grandi
1992
Giuseppe Casadio
1996
Gianni Rinaldini
2002
Danilo Barbi
2010
Vincenzo Colla
2017
Luigi Giove