Ricostruzione
post-terremoto
Gli Obiettivi
Assicurare una rapida e corretta ricostruzione, continuità occupazionale, assistenziale ed educativa, la salvaguardia delle identità locali e della coesione sociale, contrasto alle mafie e all’illegalità nelle attività di smaltimento delle macerie e nella ricostruzione.
Le Azioni della CGIL ER
Il sisma del maggio 2012 ha coinvolto 33 comuni della regione nelle province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia. Un’area ad alta densità produttiva, con 47.700 imprese e 187.000 lavoratori e lavoratrici, in grado di generare il 2% del PIL nazionale. 67.000 le abitazioni danneggiate, 31.000 inagibili con 42.000 persone evacuate, 1.041 edifici scolastici, 782 luoghi di culto, 14 biblioteche, cinema, teatri, ospedali colpiti.
L’attivazione del sindacato è stata immediata, anche grazie a una raccolta fondi per interventi solidali, rafforzata dall’intese con le Associazioni datoriali, che ha permesso di raddoppiare quanto versato dai singoli lavoratori (“Un’ora vale due”)
- 40.752 lavoratori e 3.748 unità produttive hanno potuto disporre della cassa integrazione, anche in deroga
- decine di accordi hanno permesso e regolato la ricollocazione temporanea delle produzioni e dei lavoratori coinvolti per garantire continuità produttiva ed occupazionale.
- 10,2 milioni di euro sono stati raccolti grazie alla solidarietà promossa dai sindacati. Il resoconto del loro utilizzo lo puoi trovare sul sito della CGIL Emilia Romagna. Clicca QUI