Celanese FILTEC

Celanese è una importante multinazionale statunitense che nell’ottobre 2016 acquista la società Softer con sede a Forlì, specializzata in tecnopolimeri e insediata in Italia in 4 stabilimenti: Forlì, Ferrara via Marconi, Ferrara Piazzale Donegani e Castel Goffredo a Mantova.

Nel 2016 Celanese chiude lo stabilimento di Mantova e trasferisce le maestranze nella sede di Forlì.

Il 28 Luglio 2020 annuncia la chiusura dello stabilimento di Ferrara, via Marconi, prevista per la fine di giugno 2021 con la proposta di trasferire i 67 lavoratori nella sede di Forlì. Lo stabilimento di Ferrara Marconi è un piccolo sito che di compounda le materie prime prodotte nell’impianto di Ferrara ubicato all’interno del petrolchimico estense. L’obiettivo annunciato alle organizzazioni sindacali è di chiudere i piccoli stabilimenti, ritenuti non profittevoli e non competitivi, ed ampliare il sito di Forlì, facendone il centro di eccellenza di Celanese in Europa, replicando il modello già esistente in Asia e negli U.S.A.

Seguono incontri sindacali con la direzione aziendale e le istituzioni locali e regionali. La vertenza viene coordinata dalle segreterie confederali regionali congiuntamente a quelle categoriali, regionali e locali.

Il 2 settembre nel corso dell’incontro presso il comune di Ferrara, la direzione aziendale dichiara al Sindaco, ai consiglieri regionali presenti e alle organizzazioni sindacali la propria disponibilità a cedere lo stabilimento di Marconi e il personale ad un eventuale acquirente, rinunciando così alla soluzione di chiusura del sito e al trasferimento delle maestranze a Forlì.

Manifestazioni di interesse all’acquisizione dello stabilimento pervengono da tre società. Di queste formalmente verrà dato conto della sola società acquirente: Benvic, società multinazionale coinsediata nel sito di via Marconi a Ferrara.

I nomi delle altre due società interessate rimarranno sconosciuti, nel rispetto del vincolo della segretezza imposto da Celanese quale clausola di accesso alla trattativa di compravendita, pena in caso di violazione alla estromissione dalla operazione.

Questo vincolo ha pesato sull’intera trattativa, impedendo alla delegazione sindacale di svolgere pienamente la propria funzione di tutela dei lavoratori.

L’aggiudicataria, la società Benvic che produce e commercializza soluzioni termoplastiche innovative è leader europeo nel mercato del compound del PVC ma è entrata anche nella produzione di materiali e componenti medicali e sta investendo nell’economia circolare (recycling). Benvic rileva i macchinari (6 linee di estrusione per la produzione di Polipropilene per il settore elettrodomestico) e tutta la parte impiantistica dello stabilimento di Marconi oltre a 5 macchine per la produzione SBS (elastomeri per il settore calzaturiero) che vengono trasferite dallo stabilimento Celanese di Forlì a Ferrara. Benvic arricchisce la propria gamma integrandola con il segmento dei campi sportivi sintetici. Rileva 33 lavoratori da Celanese e li integra con 18 nuove assunzioni che portano il personale diretto da 57 a 108 unità complessive.

Presso lo stabilimento di Ferrara Donegani verranno trasferiti 25 lavoratori di cui 11 lavoreranno a distanza per lo stabilimento di Forlì, 12 saranno impiegati nell’impianto di produzione, mentre 2 verranno ricollocati a Forlì. L’intera operazione viene conclusa con 4 dimissioni e 5 conciliazioni.

Vertenza Fox Bompani

Dal 18 dicembre al 29 dicembre 2020 le Lavoratrici e i Lavoratori della Fox Bompani di Ostellato e Modena, storica azienda produttrice di elettrodomestici, sono stati impegnati nella fase conclusiva di una durissima vertenza con sciopero a oltranza di 64 ore, blocco totale della produzione e presidio permanente davanti allo stabilimento ferrarese.

La vertenze era iniziata nel mese di ottobre a fronte della decisione aziendale di non riconoscere più ai lavoratori a tempo determinato e somministrati l’applicazione della contrattazione aziendale, minacciando poi la disdetta complessiva della contrattazione per la totalità dei lavoratori. Una contrattazione aziendale iniziata sin dal 1970 che riconosce ai lavoratori oltre 3.000 € all’anno di salario consolidato, ulteriori diritti individuali e collettivi rispetto a quelli del contratto nazionale e la piena contrattazione sindacale della prestazione lavorativa sulle linee di montaggio.

Dopo oltre 40 ore di sciopero svolte tra ottobre e novembre, l’azienda alzava il livello dello scontro comminando pesanti sanzioni disciplinari per futili motivi a decine di lavoratori, minacciando licenziamenti, fino ad arrivare a sospendere in via cautelare un delegato sindacale.

La vertenza si è conclusa al Tavolo Istituzionale, dopo oltre 100 ore di sciopero, con un “accordo di resistenza”, che ha portato di fatto al ritiro dei provvedimenti disciplinari, alla salvaguardia della contrattazione aziendale e del ruolo della rappresentanza sindacale nella contrattazione dell’organizzazione del lavoro.

Quella delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Fox Bompani è stata una vera Resistenza. Una Resistenza per la dignità del Lavoro. Una Resistenza per la solidarietà tra lavoratori. Una Resistenza per la difesa della capacità e delle possibilità dei lavoratori di rappresentarsi e di essere rappresentanti dal Sindacato, dalla CGIL, dalla FIOM.

FIOM-CGIL Ferrara